L’ordine con cui assumiamo i nutrienti durante un pasto può influenzare in modo significativo la digestione e l’assorbimento dei nutrienti stessi. Questo aspetto spesso trascurato ha invece basi scientifiche solide che meritano attenzione.

Partiamo dalle basi: i principali nutrienti sono carboidrati, proteine e grassi, accompagnati da fibre e acqua. Ciascuno di questi ha un diverso tempo e modalità di digestione. Per ottimizzare il processo, si consiglia di iniziare il pasto con alimenti ricchi di fibre e acqua, come verdure crude o cotte. Questo favorisce la motilità intestinale e prepara lo stomaco alla digestione più complessa.

Subito dopo, si passa alle proteine e ai grassi. Le proteine, presenti in carne, pesce, uova o legumi, richiedono un ambiente acido per essere scomposte efficacemente. I grassi rallentano lo svuotamento gastrico, contribuendo a una digestione più lenta ma più completa. Mangiarli dopo le fibre aiuta a modulare la risposta glicemica e a migliorare la sazietà.

Infine si consumano i carboidrati, soprattutto quelli a rapido assorbimento come pane, pasta o dolci. Se mangiati per primi, possono causare un picco glicemico rapido, mentre se assunti dopo le proteine e le fibre, la risposta glicemica sarà più controllata e stabile.

Questa sequenza, che può sembrare insolita rispetto alle abitudini comuni, è supportata da studi che indicano come la digestione lenta e modulata favorisca una migliore gestione dell’energia, del peso corporeo e della salute intestinale.

Naturalmente, questo schema può essere adattato alle esigenze individuali e al tipo di pasto, ma rappresenta una linea guida utile per chi vuole migliorare il proprio benessere attraverso una digestione più efficiente e meno fastidiosa.